UN TIMIDO PASSO CONTRO IL MONOPOLIO RAI NELLA GAMMA DELLE ONDE MEDIE
“Diritti d'uso delle frequenze AM"
Il servizio di radiodiffusione sonora in Onde Medie analogico a modulazione di ampiezza (AM) è attualmente esercitato solo dalla Rai mediante gli impianti registrati all'UIT (International Telecomunication Union). Negli ultimi anni la Rai ha iniziato a ridurre la propria presenza nel settore, lasciando in tal modo potenzialmente libere risorse di frequenze che potrebbero essere utilizzate dall'Italia per essere assegnate ad altri soggetti, secondo le regole stabilite dall'UIT e dagli accordi interazionali stabiliti in tale contesto. La nuova norma interviene prevedendo la possibilità di assegnare nuove frequenze per la radiodiffusione in tale banda e disciplinandone le modalità.”
Quanto sopra è riportato nel comunicato con il quale il “Dipartimento Politiche europee” rende noto che il 24 dicembre 2014 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il disegno di “legge europea 2014” (vedi http://www.politicheeuropee.it/normativa/19173/legge-europea-2014).
Con tale provvedimento il Governo conta di chiudere 10 procedure d'infrazione e 7 casi “EU pilot”, attualmente in corso contro l’Italia presso la Commissione europea.
Ricordo che fu proprio la mia denuncia presentata alla Commissione Europea nel 2012 (rubricata sotto il numero 3473/12/INSO della suddetta applicazione EU Pilot) ad avviare la procedura d’infrazione contro l’Italia per l’attuale situazione di monopolio nelle onde medie; procedura che ha visto il coinvolgimento anche dell’AGCOM, culminato nella “Consultazione pubblica relativa all'utilizzo, in tecnica analogica e digitale, delle frequenze in onde medie e corte” (vedi
http://www.agcom.it/documentazione/documento?p_p_auth=fLw7zRht&p_p_id=101_INSTANCE_kidx9GUnIodu&p_p_lifecycle=0&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_101_INSTANCE_kidx9GUnIodu_struts_action=%2Fasset_publisher%2Fview_content&_101_INSTANCE_kidx9GUnIodu_assetEntryId=956574&_101_INSTANCE_kidx9GUnIodu_type=document)
Come si ricorderà, nel pubblicare gli esiti della consultazione l’AGCOM affermò che non si poteva in alcun modo condividere quanto sostenuto nella mia denuncia alla Commissione Europea, cioè che non sussiste la necessità, dal punto di vista della quantità di spettro disponibile e dei rischi di interferenza, di limitare i relativi diritti d’uso ricorrendo a procedure per selezionare i soggetti destinatari di assegnazione.
Il Governo ha accolto tale impostazione riduttiva della libertà di comunicazione; ad ogni modo il percorso per giungere ad una pur timida rottura del monopolio RAI in onde medie non è ancora terminato, dovendo ora attendere il parere della Conferenza Stato-Regioni, la successiva approvazione in via definitiva del disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri e, infine, l’approvazione della legge europea 2014 da Camera e Senato. Mettiamo già in preventivo un altro anno di attesa.
Non appena in possesso del testo dell’articolato, provvederò a metterlo a disposizione ed a valutarne il contenuto. Nel frattempo, chi è già in onda continui a farlo!
16 gennaio 2015
Giorgio Marsiglio